Filiera corta produttori

tra Arno e Sieve

Progetto Integrato di Filiera:

Regione Toscana Decreto Dirigenziale n. 2359 del 26/05/2015 s.m.i.

La Cantina Sociale VI.C.A.S. si propone come promotore e soggetto capofila del Progetto Integrato di Filiera (P.I.F.) denominato "Filiera Corta Produttori tra Arno e Sieve" per la valorizzazione della filiera corta in un progetto integrato multifiliera. Il progetto sarà realizzato dal capofila unitamente alla OL.C.A.S. e da aziende agricole.

  1. Premessa

Il capofila Cantina Sociale VI.C.A.S. dispone di un punto vendita "Bottega del Vino" in cui viene commercializzato non soltanto vino e olio derivati dalla trasformazione dei soci ma anche altri prodotti tipici quali ortaggi, miele, formaggio, castagne, carne, salumi, ecc.

Il progetto ruota intorno al potenziamento del punto vendita della cantina VI.C.A.S. non solo attraverso una operazione di ristrutturazione e ampliamento ma anche con l'aumento qualitativo e quantitativo delle produzioni dei partecipanti diretti, il potenziamento della trasformazione, l'aumento dei conferitori al punto vendita.

  1. Cosa è un P.I.F.

I P.I.F. sono progetti che aggregano gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione) al fine di superare le principali criticità della filiera stessa, di favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e di creare relazioni di mercato più equilibrate.

I progetti integrati di filiera consentono l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attività di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attività agricole, anche a scopi energetici.

  1. Soggetti che partecipano al P.I.F.

I partecipanti ad un Progetto Integrato di Filiera si suddividono in partecipanti diretti e indiretti e sono soggetti di varia natura, appartenenti in questo caso a più filiere (aziende agricole, imprese di trasformazione e di commercializzazione, ecc), interessati al raggiungimento degli obiettivi del progetto.

Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti (tra questi ultimi devono essere presenti almeno 3 aziende agricole con la qualifica di I.A.P.):

  • I partecipanti diretti richiedono contributi nell'ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l'onere finanziario degli investimenti.
  • I partecipanti indiretti sono invece coinvolti indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera traendo vantaggio delle ricadute positive della realizzazione del progetto stesso, ma non sostengono investimenti.

  1. Il Capofila

Il soggetto Capofila, in questo caso la Cantina Sociale VI.C.A.S., è un partecipante diretto che ha il compito di aggregare e di rappresentare i diversi partecipanti al progetto integrato, seguirne la realizzazione e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati alla sua attuazione.

  1. L'accordo di filiera

L'accordo di filiera viene sottoscritto per la realizzazione del P.I.F., sia dai partecipanti diretti che indiretti, e rappresenta un vero e proprio contratto fra le parti interessate. I firmatari sono legati tra loro, per tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche in merito alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel P.I.F. e alla fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione ed alla commercializzazione. Il P.I.F. è realizzato quando l'importo degli investimenti, conclusi e rendicontati, è pari o superiore ai 2/3 dell'importo totale degli investimenti approvati.

All'interno dell'accordo di filiera saranno previste delle penali in caso di mancata realizzazione da parte di un partecipante diretto degli interventi previsti di sua competenza ovvero:

  • Mancata realizzazione degli interventi che NON pregiudica la realizzazione e la rendicontazione del P.I.F.: nessuna penale;
  • Mancata realizzazione degli interventi che invece PREGIUDICA la realizzazione e la rendicontazione del P.I.F: applicazione di una penale pari al danno causato agli altri partecipanti.

  1. Il P.I.F. Filiera Corta Produttori tra Arno e Sieve

La Cantina Sociale VI.C.A.S., capofila del progetto "Filiera Corta Produttori tra Arno e Sieve", intende realizzare un Progetto Multifiliera volto alla valorizzazione delle produzione degli agricoltori attraverso il punto venduta. Al progetto prenderanno parte anche il frantoio sociale OL.C.A.S., ed altre aziende agricole come partecipanti diretti aderenti alle misure 4.1 e 4.2; si prevede di realizzare interventi sull'introduzione di nuove tecnologie di trasformazione della materia prima oltre alla ristrutturazione e al potenziamento della commercializzazione dei prodotti.

I produttori afferenti alla Cantina Cooperativa potranno partecipare al progetto così come tutte le imprese che operano presso il punto vendita. In particolare per i produttori sono previsti interventi di ammodernamento di macchine e attrezzature volti alla riduzione dei costi e interventi volti alla difesa ed alla valorizzazione della produzione, nonché alla generazione di energia da fonti rinnovabile.

Per la misura 16.2 è previsto un progetto innovativo denominato "Produzione in cantina di lieviti starter autoctoni"

Sono previsti aiuti in conto capitale, come sopra specificato, per i partecipanti diretti che sostengono l'onere finanziario degli investimenti attraverso l'attivazione di sottomisure del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.). In particolare sarà possibile attivare:

  • sottomisura 3.2 "Attività di informazione e promozione";
  • sottomisura 4.1 "Sostegno agli investimenti alle aziende agricole":

ü 4.1.3 "Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole";

ü 4.1.5 "Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole";

  • sottomisura 4.2 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli";
  • sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole":

ü 6.4.2 "Energia derivante da fonti rinnovabili nelle aziende agricole".

  • sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione".


Sottomisura

Denominazione

Ambiti di applicazione - esempi*

3.1

Partecipazione a regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

Adesione a sistemi di qualità: biologico, I.G.P., Agriqualità, ecc.

3.2

Attività di informazione e promozione

Organizzazione e partecipazione a fiere, realizzazione di materiale divulgativo, attività di comunicazione presso punti vendita, pubblicità attraverso canali della comunicazione.

4.1

Sostegno agli investimenti alle aziende agricole

Investimenti nelle attività di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti, costruzione/ristrutturazione di fabbricati produttivi aziendali, acquisto di serre, silos. Allestimento locali per conservazione, trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti. Interventi di efficientamento energetico e risparmio idrico. Rimozione e smaltimento coperture in amianto. Realizzazione di recinzioni per la protezione delle colture. Acquisto di dotazioni aziendali (trattrici ecc), macchinari per la trasformazione, la conservazione, il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti. Attrezzature informatiche. Impianti tecnologici per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, biomasse agroforestali, biogas, micro idroelettrico, mini eolico) dimensionate sulle esigenze aziendali

4.2

Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli

RISERVATA alle imprese di trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli, consente investimenti come quelli della sottomisura 4.1 sopra.

6.4

Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole

Attività agrituristica, agricampeggio, fattorie didattiche, sviluppo di attività sociali, attività di svago legate alle tradizioni rurali.

Impianti tecnologici per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, biomasse agroforestali, biogas, micro idroelettrico, mini eolico).

16.2

Sostegno a progetti pilota e di cooperazione

Sperimentazione, applicazione e sviluppo di nuove tecnologie tecniche e pratiche, innovazioni di processo, di prodotto e organizzative già esistenti ma da contestualizzare nella realtà produttiva nell'ambito del P.I.F.

* Per un elenco esaustivo si rimanda al testo coordinato del bando.



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